Aureum e Purpureum. Il vino degli imperatori romani
Un vino bianco e uno rosso, Aureum e Purpureum, per avvicinarsi alla storia del vino e all’enologia dell’Impero romano, prodotti dall’archeologo sommelier Simone Tabusso, dopo 4 anni di ricerche tra fonti storiche latine e resti archeologici tra Piemonte, Francia e Pompei.
I due vini saranno presentati dallo stesso Tabusso sabato 14 dicembre presso la chiesa di San Giuseppe , prima sotto le splendide volte barocche dell’aula sacra della chiesa per l’introduzione storica e poi nelle nuove sale degli Ipogei del Pellegrino, vani cantinati dell’edificio sacro attrezzati per la degustazione.
L’evento comincerà alle ore 18:00, in chiusura delle visite di Alba Sotterranea e dell’orario di apertura al pubblico della XX Mostra dei presepi, quest’anno impreziosita dal grande plastico di Angelo Proglio rappresentante uno scorcio del paesaggio vitivinicolo Unesco (Lavoro, fede e tradizioni della gente di Langa è l’icastico sottotitolo alla monumentale realizzazione).
I VINI
Il Purpureum è un vino rosso aromatizzato con miele, erbe e spezie, ottimo ad oggi abbinato a dessert e formaggi stagionati, ma che gli antichi romani utilizzavano per la gustatio, il nostro aperitivo.
L’Aureum è un vino bianco che viene aromatizzato da un pregiato defrutum (mosto cotto) e una miscela di erbe e spezie che ci fa tornare alla mente antichi profumi e all’atmosfera che si respirava durante un banchetto romano. Essendo l’Aureum un vino secco si abbina bene ad aperitivi, primi piatti aromatici, secondi di pesce e carni bianche.
L’ARCHELOGO SOMMELIER
Simone Tabusso nel 2017 ha condotto una tesi dal titolo “Dalla vigna alla cantina: alcuni aspetti della produzione vinicola in Gallia Narbonese”, analizzando le strutture produttive dell’antico vino romano nella Francia del sud e in particolare a Costigliole Saluzzo dove è stata rinvenuta una villa rustica datata al I sec. d.C. caratterizzata da una pars rustica dedicata alla produzione del vino.
In seguito alla tesi, Tabusso ha iniziato il progetto di riprodurre dopo 2000 anni l’antico vino romano tramite la traduzione e lo studio delle antiche fonti latine degli agronomi che davano indicazioni sulla produzione e sulla conservazione del vino attraverso l’aromatizzazione con mosto cotto, erbe, spezie miele.
Oggi dopo numerose prove di vinificazione, ha aperto a Novello un’impresa di produzione dell’antico vino romano declinato in due versioni: Purpureum e Aureum.
L’obiettivo del progetto è quello di sensibilizzare le persone all’archeologia e investire una parte dei fondi nelle attività di ricerca e valorizzazione del territorio.
L’attività è proposta dal centro culturale San Giuseppe, dal Centro studi sul paesaggio culturale di Langhe e Roero e dall’associazione Ambiente & Cultura – Alba Sotterranea in collaborazione con l’azienda agricola Tabusso (www.tabussovinum.it), premiata lo scorso 25 novembre a Cuneo come Migliore Impresa nell’ambito della manifestazione Voglia d’Impresa, promossa dalla Regione Piemonte.
L’evento è a prenotazione consigliata, essendo i posti limitati (25 posti). Il costo d’ingresso è 6 euro, ridotto a 4 euro per i partecipanti alle visite del giorno di Alba Sotterranea o per i possessori del biglietto al percorso archeologico e/o al campanile della chiesa di San Giuseppe.
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