Con immenso piacere diamo la notizia che è ufficialmente rinata dopo settant’anni la Sezione albese dell’Istituto internazionale di Studi Liguri (I.I.S.L.).

L’Assemblea dei Rappresentanti dell’I.I.S.L. del mese di luglio 2020 ha apposto il suggello finale alle procedure necessarie per la ricostituzione del sodalizio.
La Sezione albese nacque infatti una prima volta  nel 1947 dall’entusiasmo del poliedrico albese Giuseppe “Pinot” Gallizio, pittore situazionista e appassionato di archeologia, e dalla sua amicizia con il fondatore dell’IISL, Nino Lamboglia.
La sezione albese all’epoca costituiva la prima sezione distaccata dell’I.I.S.L. e conobbe una breve ma intensa attività sul finire degli anni Quaranta.
Ora, dalle ceneri di questo primo sodalizio risorge nel 2020 la Sezione di Alba, Langhe e Roero “Publio Elvio Pertinace”.

LA STORIA DELL’I.I.S.L.

L‘Istituto Internazionale di Studi Liguri, fondato da Nino Lamboglia, continua dal 1937 l’opera del Museo Bicknell di Bordighera, ideato dall’inglese Clarence Bicknell nel 1888 ed eretto in ente morale fin dal 1924, e della Società Storico-Archeologica Ingauna e Intemelia, sorta nel 1932 in Albenga e in Ventimiglia. Esso è un sodalizio autonomo, aperto a tutti gli studiosi e le persone di cultura che si interessano allo studio e alla valorizzazione della storia e dell’archeologia, dei monumenti antichi e della tradizione regionale, in tutto l’arco nord-occidentale del Mediterraneo che fu popolato in origine dai Liguri e che è legato all’ambiente ligure da rapporti di affinità e di discendenza comune.

La Biblioteca del museo Clarence Bicknell a Bordighera

LIstituto si è organizzato in forma internazionale dopo l’ultima guerra ed ha attualmente 14 Sezioni, un Presidente, un Vicepresidente, due Copresidenti, uno per la Francia ed uno per la Spagna, e una Direzione che coordina il lavoro di tutte le Sezioni e che funziona con personale proprio presso il Centro Nino Lamboglia di Bordighera, sede centrale dell’Istituto.

Nino Lamboglia

Oltre che in Francia e Spagna, in Italia, l’Istituto Internazionale di Studi Liguri  esercita la sua più larga azione nelle Riviere liguri oltre che a Genova, ed estende pure la sua attività in Piemonte, in Lombardia e in Toscana nell’Appennino orientale fino a Lucca, entro i limiti della Liguria preistorica e protostorica. In Francia esso coordina parallelamente gli studi preistorici ed archeologici del Mezzogiorno e della valle del Rodano, ove è più viva la tradizione del substrato ligure, entro i limiti dell’antica “Provincia Narbonensis”.Sono in corso contatti per riorganizzare le sezioni spagnole e catalane.

Per l’organizzazione e per il progresso degli “Studi Liguri” così definiti, e per la loro diffusione nel mondo scientifico e fra il pubblico di ogni nazione, l’Istituto ha creato una vasta serie di riviste e di pubblicazioni monografiche, di grande rigore tecnico e al tempo stesso accessibili a tutte le persone desiderose di conoscere il passato del proprio paese: la Rivista di Studi Liguri come organo internazionale, le altre specificamente italiane (Ligures, Rivista Ingauna e Intemelia, Giornale Storico della Lunigiana e del Territorio Lucense, Studi Genuensi) o francesi (Cahiers Ligures de Préhistoire et d’Archéologie, ora Cahiers Ligures de Préhistoire et de Protohistoire), favorendo così un costante scambio reciproco di insegnamenti e di idee fra le maggiori nazioni latine. Esso è anche all’avanguardia negli studi sulla ceramica di età romana e nell’organizzazione delle ricerche sottomarine, che hanno avuto il loro punto di partenza in Liguria e in Provenza dopo il 1950.

Giuseppe “Pinot” Gallizio

L’Istituto organizza i Congressi Internazionali di Studi Liguri e i Congressi Internazionali di Archeologia Sottomarina; più frequentemente adunanze e convegni, a cui possono partecipare tutti i soci, e

infine i Corsi Internazionali di Studi Liguri, che tendono soprattutto alla preparazione dei giovani allievi nel campo archeologico. Le singole Sezioni indicono pure periodicamente adunanze scientifiche, escursioni e visite a musei, monumenti e scavi, e svolgono, in particolare nella Riviera di ponente ove l’Istituto è nato, molteplici attività pratiche di scavo, restauro, valorizzazione di ogni aspetto della storia regionale. Le principali sezioni hanno sede e funzionamento autonomo, con una propria biblioteca, coordinata con quella centrale del Museo Bicknell. Altre hanno vita più formale od esclusivamente scientifica.

Di seguito, il form per inoltrare la tua richiesta di iscrizione a socio della Sezione di Alba Langhe e Roero “Publio Elvio Pertinace”

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