Alba Sotterranea restaura il Mastodonte di Verduno e prepara i Guardiani del Tanaro

Il progetto Alba Sotterranea riparte nel 2014 con nuove date e con l’attivo di bilancio dell’anno 2013 contribuisce a restaurare il Mastodonte di Verduno, l’importante fossile di 5 milioni di anni fa rinvenuto nel 2010 sulle rive del fiume Tanaro e  semi – distrutto nell’estate del 2012 da scavi illegali, prima che fosse possibile completare le operazioni di recupero del più importante ritrovamento paleontologico degli ultimi decenni.

I VISITATORI DI ALBA SOTTERRANEA RENDONO POSSIBILE IL RESTAURO DEL MASTODONTE DI VERDUNO

 Alba sotterranea. Scoprire le radici sotterranee della città in compagnia di un archeologo professionista. Il passato è sotto ai tuoi piedi!”

Alba Sotterranea è un progetto proposto e gestito dalla primavera del 2011 da Ambiente mastodon& Cultura, coordinato dal Museo civico F. Eusebio, con il patrocinio del MIBACT, Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo e della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte e MAE.

Alcune migliaia di visitatori hanno così contribuito a rendere possibili due azioni di tutela del patrimonio geo.paleontologico del fiume Tanaro, come preannunciato dal pieghevole 2013 dell’iniziativa.

Con l’attivo di bilancio dell’edizione 2013 di Alba Sotterranea, messo a disposizione dall’associazione Ambiente & Cultura saranno rese possibili due distinte azioni di conservazione e tutela:

  1. Il restauro, il consolidamento e      l’esposizione al pubblico della parte recuperata del 2Mastodonte di      Verduno, fossile semidistrutto nell’estate del 2012 (la vicenda è riportata nel paragrafo      seguente). Unendo le forze con le risorse economiche proprie del museo      civico è stato possibile ottenere la copertura economica dell’intervento,      affidato alla ditta locale La Bottegaccia, che si è impegnata a      concluderli entro giugno 2014.
  2. Una serie di ricognizioni condotte      nell’estate del 2014 da professionisti, giovani laureati debitamente      formati e in accordo con le istituzioni scientifiche per mappare con esattezza la consistenza      del patrimonio geopaleontologico del tratto del fiume Tanaro tra Cherasco      e Barbaresco per successive attività di tutela e valorizzazione.

IL MASTODONTE DI VERDUNO: IL RITROVAMENTO E LA DISTRUZIONE

Il pieghevole dell’edizione 2012 dell’iniziativa Alba sotterranea recitava: “L’attivo di bilancio del progetto sarà3 destinato a progetti di salvaguardia del patrimonio geo-paleontologico del Tanaro, oltraggiato nell’estate 2012 dall’incuria degli uomini”.

I riferimento era al triste e noto episodio della semi-distruzione  del cosiddetto Mastodonte di Verduno, ovvero un grosso mammifero proboscidato, simile all’attuale elefante, che cinque milioni e mezzo di anni fa, nel Messiniano superiore, calcava le pianure litoranee che milioni di anni dopo avrebbero assunto i morbidi profili collinari a cui siamo abituati .

Nel luglio del 2010 i resti del Mastodonte erano letteralmente emersi, affiorando in un banco di marne normalmente coperto dalle acque del Tanaro che un periodo di particolare secca del fiume aveva messo in luce.

Gli scavi dell’estate del 2010, condotti da volontari coordinati dall’Università di Torino nella persona del prof. Giulio Pavia e autorizzati dalla Soprintendenza per i beni archeologici del Piemonte,  non erano stati in grado di recuperare l’intero fossile rinvenuto prima dell’interruzione delle operazioni, sopravvenuta dopo alcune settimane di scavi e il recupero di numerose ossa fossili.3 (2)

Nell’estate del 2011 le condizioni idrografiche del fiume non avevano permesso il completamento delle operazioni di recupero, attese con trepidazione: nell’estate del 2012 finalmente le condizioni per il proseguo dei lavori si erano verificate.

Sciaguratamente, però, all’ultimo sopralluogo prima dell’avvio del cantiere, una scena desolante si offrì agli occhi dei ricercatori: una voragine di parecchie decine di metri di lunghezza e larghezza e alcuni di profondità aveva cancellato per sempre il geosito e la parte rimanente del tesoro che custodiva; i mezzi meccanici della ditta Somoter s.r.l. di Borgo San Dalmazzo, aggiudicatrice dei lavori pertinenti al vicino sbarramento artificiale, avevano prelevato nel corso di una escavazione non autorizzata centinaia di metri cubi di argilla all’interno del letto del fiume, ambito nel quale l’operazione è di per sé vietata.4

IL  CONCORSO SCOLASTCO DIAMO UN VOLTO UN NOME E UNA STORIA AI GIGANTI DEL NOSTRO PASSATO

Nel corso dell’anno scolastico 2012/2013 gli istituti scolastici dell’albese sono stati coinvolti in un concorso per dare un nome, un volto e una storia ai giganti del nostro passato. Gli elaborati sono stati sottoposti al voto dei visitatori della mostra I Tesori del Tanaro; il nome scelto per il Mastodonte di Verduno è Propro, dal nome del protagonista del racconto vincitore della sezione.

per leggere la storia di “A spasso nel tempo con Propro”, clicca qui

Per visionare i disegni e gli elaborati clicca qui

 

 ALBA SOTTERRANEA 2014: LE DATE FINO A GIUGNO 2014

Le visite si attivano con il num. minimo di 12 partecipanti (num. massimo 35). Prenotazione obbligatoria.5

Domeniche 9 e 23 marzo 13 e 21 aprile 11 e 25 maggio e 8 giugno  e  ogni seconda domenica del mese con visite  dalle ore 15.00.

ü5 aprile e 1 maggio, domeniche 27 aprile e 4 maggio con visite a partire dalle ore 10 fino alle 17.00

A seconda delle richieste si attivano più turni di visita, a distanza di un’ora. Per prenotare clicca qui

Per gruppi su prenotazione in qualunque data. Contattataci.

Il ritrovo è di fronte all’ufficio turistico in Piazza Risorgimento (detta “del Duomo”) n.2, Alba (CN) negli orari indicati Si pregano i partecipanti di presentarsi un quarto d’ora prima per la registrazione.

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