Il Libro della Catena e il Palazzo Comunale per il Palio degli asini 2020
Domenica 4 ottobre, in occasione del Palio degli Asini di Alba, speciali visite guidate per vedere da vicino il celebre Libro della Catena, antico manoscritto che raccoglie gli statuti medievali della città di Alba nel suo periodo comunale.
Gli Statuti prendono le mosse dal più antico “volumen capitulorum”, ossia la raccolta degli atti pubblici del comune databile tra il 1193 ed il 1225 e subirono aggiunte e revisioni nei secoli successivi per giungere nel secolo XV alla stesura finale del Libro della Catena tra il 1483 e il 1494
Il Libro della Catena è l’autentica anima del libero comune medievale la cui storia fa da scenografico fondale per il folklore della Giostra delle Cento Torri, l’ente che riunisce i nove Borghi in cui Alba si divide per la Fiera del Tartufo e che si sfidano per la conquista del Palio, quest’anno dipinto dall’artista Valerio Berrutti e in piazza e nelle vie per la ricostruzione storica più bella e fedele al passato medievale.
Il Libro della Catena è un volume pergamenaceo, con una legatura in cuoio su tavolette di legno, rinforzata da lamine di ferro. Il nome del libro è dovuto alla catena con cui veniva legato al banco sul quale era esposto per la consultazione. Ne sono esistite in passato tre copie, di cui l’esposta è l’unica superstite. E’ redatto in lingua latina e in caratteri gotici,
Nell’introduzione e nel primo capitolo è scritto che il libro fu fatto compilare prima da Bonifacio III, marchese del Monferrato dal 1483 al 1494 (il predecessore Guglielmo regna fino al 1483), e poi dalla vedova Maria di Monferrato nel 1494, quando assunse la reggenza.
Il Codice è oggi conservato nell’archivio del Comune di Alba e sarà eccezionalmente reso visibile all’interno di queste specifiche visite guidate a orario fisso e posti limitati nel rispetto della norme di contenimento del Covid-19.
Il Libro della Catena sarà esposto presso la Sala del Consiglio del Municipio, nella giornata di domenica 4 ottobre, sarà possibile visitare una parte dell’edifico, la cui prima, incerta, citazione nelle fonti risale all’inizio del XIII secolo e che è sicuramente attestato alla fine del XV secolo.
Sarà possibile salire i gradini dello splendido scalone d’ingresso, ove verranno esposti i cimeli dei nove Borghi e il primo Palio, dipinto nel 1932 dall’artista albese Pinot Gallizio.
Si ammirerà il codice medievale nella Sala del Consiglio Comunale, che ospita anche opere d’arte di grande pregio come il “Lichene spregiudicato” dello stesso Pinot Gallizio e la Madonna col Bambino tra San Francesco d’Assisi, San Tommaso d’Aquino e due donatrici (1501) del pittore rinascimentale “Macrino d’Alba”.
Le visite si svolgono con turni alle ore 11.00, 12.00, 15.30 e 16.30, la durata della visita è circa 50 minuti. La visita sarà gratuita, con possibilità di offerta libera a favore dell’attività associativa.
Il programma di domenica 4 ottobre prevede l’appuntamento principe del folclore albese, il Palio degli Asini, che quest’anno inevitabilmente si correrà a porte chiuso ma in diretta on line nella mattina di domenica tra le ore 8.00 e le ore 10.00, seguirà sfilata storica per le vie del centro
In seguito la pista della corsa, tutte le scenografie e le ricostruzioni medievali dei nove Borghi cittadini e le loro proposte ludiche, folcloriche e didattiche animeranno piazza Risorgimento fino a tarda sera.
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