Quattro domande a… Martina Aleksandrovska

Rivolgiamo qualche domanda a Martina Aleksandrovska, giovane poetessa e insegnante di Hatha e Vinyasa Yoga, per conoscere meglio l’istruttrice che condurrà le sessioni di yoga e letture all’Oasi dei Canapali, nelle date degli eventi dell’Oasi dello Spirito (la prima è domenica 8 giugno).

Iniziamo, Martina vuoi presentarti e dire qualcosa di te?

mi chiamo Martina e insegno Hatha e Vinyasa Yoga. “Insegno” è un termine che non amo molto utilizzare considerando che lo Yoga è una disciplina così immensa e ci guida verso un viaggio così introspettivo nel quale, inevitabilmente, siamo sempre un po’ tutti principianti, in quanto, la scoperta di noi stessi è un viaggio senza fine perché siamo in continua evoluzione. Preferisco piuttosto dire che diffondo alcuni insegnamenti appresi dai miei maestri affinché ognuno possa un po’ ritrovarsi e prendere consapevolezza del proprio essere. Mi avvicinai al mondo dello Yoga molto casualmente. Mio fratello mi mandò un video online di una decina di minuti. Evidentemente, ha sentito che avevo bisogno proprio di quello in quell’esatto momento, d’altronde, siamo gemelli. Era nel periodo poco prima del Covid ma era, soprattutto, nel periodo di una fase della mia vita di quasi smarrimento della mia identità. Lo Yoga è stato una vera e propria ancora di salvezza, tant’è che, ora, non oso immaginare la mia vita in assenza di questa disciplina.

Come ti sei addentrata nel mondo dello Yoga?

Non è stato semplice, inizialmente, mantenere la costanza perché anche lo Yoga, come tutte le altre attività, richiede sforzo ed energie ma, nonostante la fatica e il sudore, alla fine di ogni pratica avvertivo un senso di leggerezza così piacevole per il mio animo un po’ malinconico che, mi ha portata spontaneamente a voler approfondire questa disciplina, a partecipare a ritiri ed eventi, circondarmi di persone che fanno parte di questo mondo, formarmi, lavorare nei villaggi portando le mie pratiche, fino ad arrivare, poi, in India, dove lo Yoga nasce.
L’India è stata un’esperienza meravigliosa, ma di questo potremmo parlarne, magari, in un altro momento.

L’Oasi dello Spirito è un invito a riconnettersi con la natura attraverso lo Yoga e la sua pratica (o alla sua scoperta, poiché le attività si rivolgono anche a principianti assoluti). Cosa diresti a chi si sta avvicinando, o desidera farlo, a questo mondo?

Spesso mi viene detto: “Vorrei fare Yoga, ma non ho pazienza”, “Mi annoio a stare seduta” oppure “Non sono abbastanza elastico”… Ciò che dico sempre io, è che bisognerebbe eliminare alcuni stereotipi e immergersi nella pratica a cuore aperto. Lo Yoga non è solo stare seduto a gambe incrociate e cantare l’Om per un’ora, ma non è nemmeno “Hanumasana” ovvero, fare la spaccata e, la flessibilità non è un requisito dello Yoga, bensì un beneficio che lo Yoga ci dona con la pratica costante. Non devo necessariamente essere flessibile per praticare, ma più pratico più diventerò flessibile, e non solo a livello fisico, influisce molto anche sul livello mentale.

Istruttrice  di Yoga… ma anche poetessa (alcune info su questo link)? Come si combinano questi aspetti nelle sessioni dell’Oasi dello Spirito? E cosa si devono aspettare i partecipanti?

Tuttavia, il mio scopo non è solo quello di portare dei benefici fisici attraverso alcuni movimenti sul tappetino. Penso che il modo migliore in cui io riesca ad esprimermi sia attraverso la scrittura.
Le mie poesie, però, sono un po’ come i romanzi russi, appesantiscono facendoti sentire vivo attraverso il dolore. Scrivo di getto, ma scrivo solo quando sono triste perché, quando sono felice penso a vivere, anzi, non penso proprio.
Ho avuto qualche collaborazione con una casa editrice ma, ora, sto lavorando sulla mia prima raccolta individuale. Spero presto possa prendere una propria forma. Il titolo: Il rifugio dei pensieri.
Come avrete notato, non amo definirmi in termini precisi, perciò, mi viene anche difficile definirmi “poetessa”. È quasi come se, nel momento in cui lo dichiarassi, cessassi anche di esserlo.
Una cosa, però, è certa. La poesia mi abita, mi vive dentro e, sono sicura che trova spazio in ognuno di noi.

Penso che sia anche per questo motivo che io ami così tanto lo Yoga, che al contrario della poesia, mi alleggerisce e mi fa assaporare il vero senso di spensieratezza quando mi focalizzo al coordinamento tra respiro e movimento, connettendomi così al momento presente, colmando la mia mente.
Quindi, ecco, adopero con lo scopo di unire i due campi (Poesia e Yoga) per portare un po’ di poesia anche nella pratica e lasciare qualche riflessione per praticare anche fuori dal tappettino, durante le attività quotidiane.
I benefici si sedimentano in noi con lentezza, con costanza, ricordandoci di respirare anche nel momento in cui avvertiamo un’emozione di rabbia o di paura, appunto, anche fuori dal tappetino.
Ecco perché la pratica non finisce mai con la pratica.
Ecco perché dico sempre che lo Yoga non è una semplice attività ma, uno stile di vita.

PRESENTAZIONE INTRODUTTIVA DELLA PRATICA

 La pratica che porto è una pratica adatta a tutti.

Inizieremo con una breve visuale introspettiva per portarci al momento presente, continuando con qualche tecnica di respirazione per entrare, poi, nelle “asana” che sono, appunto, le posizioni di Yoga.

Qui la pratica richiederà più energia, chiedo dunque, ad ognuno di voi, di ascoltare il proprio corpo, fermarsi se necessario, respirare e ricominciare con i propri tempi e le proprie forze fino a che non torneremo in una fase meditativa con qualche lettura di riflessione.

Siccome sono convinta che lo Yoga e la poesia siano così clementi da trovare spazio in ognuno di noi, lascerò una scatolina nel prato verde, dove chi desidera, potrà, a sua volta, lasciare in anonimo un pezzettino di carta su cui ci potrà essere una propria poesia, un pensiero, una frase o anche solo una parola che gli risuoni dal cuore. A fine pratica pescheremo tutti un biglietto e, chissà mai, forse le parole che ci stanno cercando troveranno un modo per raggiungerci.

Basta un tappetino e il desiderio di esplorare questo mondo immenso.

Io vi aspetto con tanto amore.

 

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