Dentro un edificio romano: le mura di Alba Pompeia!
Come ogni città romana che si rispetti, anche Alba Pompeia era circondata da una solida e imponente cinta muraria, della quale ancora oggi sono visibili alcuni tratti. E proprio su questi antichissimi resti si concentra l’opera di recupero delle antichità albesi ancora da salvaguardare.
Infatti questa è la volta del tratto delle antiche mura di epoca romana e delle eccezionali gallerie voltate connesse, superstiti per intero, caso rarissimo in ambito piemontese. Al termine dei lavori di recupero questo straordinario complesso diventerà una tappa di visita all’interno degli itinerari di Alba Sotterranea, i cui partecipanti vivranno l’intensa esperienza di poter godere della bellezza di un edifico romano dal suo interno.
Già Federico Eusebio, il fondatore del museo civico, nei primissimi anni del Novecento aveva individuato il tesoro archeologico che era associato a quelle vestigia: immediatamente addossate alla parte interna delle struttura muraria corrono affiancate, parallele e comunicanti due gallerie voltate di epoca romana, conservate per intero in elevato (4,20 metri) entrambe e la prima pressoché per intero anche per la lunghezza complessiva (circa 25,20 metri). La funzione ipotizzata per questo interessantissimo edificio è quella di magazzino – caserma miliare; quel che è certo che sopra vi furono costruiti gli edifici attuali che tuttora sorregge e che occupano le aule di istituti scolastici cittadini.
Silvana Finocchi, Soprintendente ai Beni Archeologici del Piemonte, riprese le indagini negli anni Settanta del Novecento, riportando in luce il basamento di una torre connessa al tratto settentrionale delle mura di cinta e proponendo una puntuale interpretazione del perimetro murario e la prima planimetria dell’impianto urbanistico di Alba Pompeia. Alla fine degli anni Novanta l’allora funzionario della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte, Fedora Filippi, fornisce l’ipotesi interpretativa ancora oggi valida relativa alla cinta difensiva e ai due ambienti voltati, auspicando una più adeguata destinazione e valorizzazione dei resti così imponenti della città romana.
Comincia ora nel luglio 2014 l’attesa opera di recupero, restauro e valorizzazione del complesso delle Antiche Mura: grazie ai contributi della Fondazione Cassa di risparmio di Cuneo e della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino si provvederà al restauro del tratto settentrionale della cortina muraria esterna, al recupero e all’allestimento preliminare per l’accessibilità alle visite, e non solo.
Tramite un sondaggio di scavo mirato del museo è stata già riportata alla luce la struttura di fondazione quadrangolare su cui si impostava la torre a base circolare che guarniva la cortina muraria in prossimità dell’angolo.
I lavori procedono sotto la supervisione e la direzione scientifica della Soprintendenza per i beni archeologici del Piemonte e MAE, coordinatati dal museo civico F. Eusebio nella persona della dott.ssa Luisa Albanese con la collaborazione del dott. Marco Mozzone dell’associazione di giovani studiosi Ambiente & Cultura, già promotrice dal 2011 del progetto Alba Sotterranea. Viaggio al centro della città.
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!