FUTUR-Balla & Alba Sotterranea: Giacomo Balla in mostra alla Fondazione Ferrero di Alba
Dal 29 ottobre 2016 al 27 febbraio 2017, gli spazi espositivi della Fondazione Ferrero di Alba ospiteranno la mostra temporanea dedicata all’artista torinese Giacomo Balla (1871-1958).
La mostra, organizzata dalla Fondazione Ferrero, in collaborazione con la Soprintendenza e la GAM di Torino, dopo i successi riscossi dalle esposizioni dedicate a Carrà e Casorati, è stata presentata al pubblico giovedì 5 maggio, giorno in cui Mercurio è passato davanti al Sole. L’artista osservò lo stesso fenomeno il 7 novembre 1914, pochi minuti dopo lo scoccare del mezzogiorno.
Attraverso le 100 opere esposte, la mostra si pone l’obiettivo di analizzare e contestualizzare il percorso artistico del pittore che, sin da bambino, si è sentito attratto dal plurale mondo dell’arte, ma anche da quello della scienza.
Il visitatore della mostra potrà scoprire in giornata anche le radici sotterranee più antiche della città, partecipando alle visite guidate dagli archeologi di Alba Sotterranea, che per l’occasione moltiplica le sue date di visita (tutte le domeniche fino al 27 febbraio, oltre ogni terzo sabato mattina del mese, per scoprire tutte le date clicca qui).
Una giornata all’insegna dell’arte e dell’archeologia, secondo un connubio dei saperi che tanto sarebbe piaciuto a Giacomo Balla.
Insieme ad artisti del calibro di Filippo Tommaso Marinetti e Fortunato Depero, Giacomo Balla si rivelò tra i protagonisti indiscussi dell’arte astratta italiana e del Futurismo del primo Novecento. L’adesione e la rielaborazione di tali modelli e concezioni dell’arte mutarono però quando, negli anni ’30, l’artista torinese sentì un sempre maggiore richiamo verso la pittura figurativa. Tale cambiamento si tradusse in opere artistiche estremamente diverse rispetto alle precedenti.
L’esposizione costituisce l’occasione per poter cogliere tale evoluzione artistica e per poter ammirare ad Alba dipinti che arrivano dai più grandi musei di New York, Gerusalemme, Londra, Venezia e Roma.
“Esprimo grande compiacimento alla Fondazione Ferrero per questa esposizione biennale – ha dichiarato il Sindaco di Alba Maurizio Marello all’anteprima – Questo appuntamento è cresciuto negli anni raggiungendo le cento mila presenze dell’ultima esposizione del 2014. È cresciuta anche sul territorio. Gli albesi iniziano a frequentarla e a comprendere l’importanza di questo evento per il territorio a livello turistico. Grazie a questa iniziativa la nostra stagione non finisce a novembre ma prosegue fino a febbraio e questo è apprezzato da chi opera nel settore. Inoltre, questa mostra ci ha aiutati a crescere in un sistema culturale che si è creato in città intorno ad una rete di attività che senza la Fondazione Ferrero difficilmente sarebbe partita e si sarebbe sviluppata. La Fondazione non è un’isola a sé ma è pienamente integrata e questo è importante perché chi viene visita la mostra, visita anche Alba Sotterranea, i nostri monumenti, il Centro Studi “Beppe Fenoglio”. Un grazie sentito alla Presidente della Fondazione, la signora Maria Franca Ferrero, al Segretario Generale della Fondazione Edoardo Milanesio ed a tutti i loro collaboratori. Allestire un evento di questo tipo richiede molte risorse non solo economiche ma anche umane straordinarie. Grazie”.
“Ho cercato di concentrare nello spazio della Fondazione tre momenti – ha spiegato la curatrice Ester Coen – il momento prefuturista, molto vicino alla missione umanitaria della Fondazione, identificando in questo momento uno dei punti focali della mostra, poi lo sguardo di Balla sul colore ed un terzo momento dedicato alle sue ricerche più futuriste e al dinamismo delle automobili”.La mostra allestita con la collaborazione scientifica della Gam di Torino e dalla Soprintendenza Beni Architettonici e Culturali del Piemonte ospiterà opere provenienti da importantissimi musei internazionali come “Il dubbio” (1907-1908) dalla Galleria d’Arte Moderna di Roma, “Dinamismo di un cane al guinzaglio” conservato nella Albright-Knox Art Gallery di Buffalo, New York e tante altre opere provenienti dalla teca di Londra, dal museo di Gerusalemme, dalla Galleria Guggenheim di Venezia.
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