“Enzo Bianchi, I Salmi: preghiera, grido o bestemmia”

Mercoledì 30 aprile, in occasione del Festival Biblico, la Chiesa di San Giuseppe ha ospitato, alle ore 18, un incontro aperto alla comunità dal titolo “Enzo Bianchi, i Salmi: preghiera, grido o bestemmia”.

Enzo Bianchi, fondatore della Comunità di Bose, non ha bisogno di presentazioni. «Il Salterio è il mio canto, la mia gioia, la mia pena, la mia fatica. Fin dall’infanzia esso ha quotidianamente accompagnato la mia preghiera, al mattino e alla sera, di notte e di giorno. Più volte l’ho tradotto dall’ebraico confrontandone il testo con le versioni antiche (greche, latine, siriaca…) e con quelle moderne e contemporanee, sicché è un testo sempre rinnovato, sempre animato da nuova vita e sempre capace di rinnovare chi lo prega.» Così Enzo Bianchi descrive il suo rapporto con il libro dei Salmi e introduce all’originalità e al senso dell’importanza dei Salmi per il patrimonio spirituale, culturale e artistico dell’umanità occidentale.

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