La chiesa della Maddalena è una piacevole sorpresa per i visitatori di Alba, abituati a pensare la cittadina come ad un ricco comune medievale. Questo edificio religioso, invece, risalente alla metà del XVIII secolo, dimostra come Alba sia stata florida anche in altri periodi storici.
Voluta da Carlo Giacinto Roero, la costruzione della chiesa della Maddalena viene affidata all’architetto braidese Bernardo Antonio Vittone, uno dei maggiori esponenti del Barocco Piemontese insieme a Filippo Juvarra e Guarino Guarini. E proprio allo stile barocco piemonte si rifà la facciata dell’edificio le cui morbide linee ad onde richiamano altri edifici piemontesi delle stesso periodo: difficile non pensare ad esempio a Palazzo Carignano a Torino. Interessante notare che la facciata non è completata: il rivestimento finale non è stato posizionato per evitare di occupare lo spazio pubblico della via principale di Alba.
Già precedentemente il luogo su cui sorge la chiesa della Maddalena era stato destinato ad ospitare un edificio religioso voluto nel 1442 dalla Beata Margherita di Savoia che, abbracciata la vita monastica dopo la morte del marito, fonda un convento seguendo la regola domenicana. Il rifacimento barocco non dimentica tuttavia le sue origini e il richiamo alla Beata è ben presente sul portale di ingresso dove sono state intagliate tre frecce, simbolo proprio della religiosa. E di nuovo la presenza della Beata è ineludibile entrando all’interno della Chiesa della Maddalena: diventa impossibile infatti non notare la ricca ara che conteneva le sue reliquie, oggetto di culto per molti pellegrini in epoca passata. Tuttavia, l’apparato decorativo risulta essere tutto di pregio facendo della chiesa della Maddalena uno dei più bei esempi dell’arte barocca piemontese. La visita si conclude nel retrostante coro ligneo, ancora oggi utilizzato per concerti e mostre.
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