La chiesa di Santa Caterina apparteneva al monastero domenicano di clausura adiacente ad essa e venne ufficialmente consacrata nel 1711, dopo il rifacimento dell’edificio trecentesco che rischiava di crollare. La chiesa si trova in piazza Vittorio Veneto dove si raggruppano altri edifici dello stesso periodo come il Teatro Sociale realizzato dall’architetto Giorgio Busca. La piazza si ritrova ad essere così un piccolo salotto albese dal gusto neo-classico su cui si affacciano edifici armonici ed eleganti come appunto la chiesa di Santa Caterina, la cui facciata è caratterizzata da un doppio ordine di colonne in stile dorico e ionico. Il fregio che separa i due piani è composto da metope che riportano i simboli del martirio di santa Caterina da Alessandria: la ruota, la palma e il giglio. All’interno invece è possibile ammirare una pala di Sebastiano Taricco del 1705 raffigurante il sacrifico della Santa martire.
Attualmente la chiesa di Santa Caterina è sede delle celebrazioni della comunità ortodossa albese.
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