La città romana di Alba Pompeia – di cui potrete rendervene conto in maniera tangibile attraverso Alba Sotterranea e il Museo F.Eusebio – sorgeva in un contesto geografico discretamente urbanizzato e, senza spingersi molto lontano, è possibile visitare i resti delle città vicine: Augusta Bagiennorum e Pollentia (rispettivamente, le attuali Bene Vagienna e Pollenzo)
I rispettivi siti archeologici offrono la possibilità di visitare e apprezzare le imponenti testimonianze romane che sono fortunatamente sopravvissute.
Sono due città con un significato profondamente diverso: Pollentia sarebbe il più antico insediamento romano nella Valle del Tanaro (inizio del II secolo a.C.), Augusta Bagiennorum invece attorno al 25 a.C, al centro di una zona molto fertile.
Le città si svilupparono parecchio nell’arco dei secoli e questa crescita economica si tradusse anche nella costruzione di edifici di una certa importanza di cui ancora oggi ci si può rendere conto: ci si sta riferendo a edifici come il teatro, il quadriportico e l’anfiteatro ad Augusta Bagiennorum, o all’anfiteatro, alle necropoli o al torrione a Pollentia.
Non lontano dalla moderna città di Bene Vagienna sorge l’area archeologica: un percorso in campagna durante cui potrete ammirare i resti dell’antica Augusta Bagiennorum e comprenderli con l’ausilio di pannelli chiari e incisivi; per quanto concerne Pollentia, potrete incontrare questi resti passeggiando per l’attuale Pollenzo, entrando nei giardini dell’agenzia e nella Banca del Vino.
I reperti archeologici provenienti dai siti di Augusta Bagiennorum e Pollentia sono invece visibili rispettivamente nel Museo Archeologico di Palazzo Lucerna di Rorà e presso il Museo civico di Archeologia e Storia dell’arte di Palazzo Traversa
In un sito che invece era collocato fuori città, emergono imponenti i testi del Turriglio, collocato all’incrocio delle strade che anticamente collegavano Pollentia con Alba Pompeia e Augusta Bagiennorum.
Augusta Bagiennorum e Pollentia, insieme all’area archeologica del Turriglio, costituiranno tappe sicuramente interessanti per tutti coloro che vorranno vedere coi propri occhi quello che i Romani hanno lasciato in questi territori, compresi, dal periodo augusteo, in una regione amministrativa di nome Liguria (che ha il nome ma confini ben più ampi rispetto alla Liguria attuale).
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