LA MOSTRA

L’esposizione propone una serie di opere dai colori vibranti, dedicate ai paesaggi raccontati a livello simbolico, alle colline presenza imponente e principale del nostro territorio, segnate dal tempo e dall’affetto dei passanti e di chi ci vi è nato.

Un paesaggio profondamente interiorizzato, distillato, materico, fortemente soggettivo, immobile eppure fluido, sempre in balia dello spazio, dove si fondono vigne e stelle. Protagonista di questa mostra assolutamente da non perdere.
Un paesaggio profondamente interiorizzato, distillato, materico, fortemente soggettivo, immobile eppure fluido, sempre in balia dello spazio, dove si fondono vigne e stelle.

L’ARTISTA

Giancarlo Ferraris è pittore, illustratore, grafico, con laboratorio a Canelli, importante centro vitivinicolo a pochi chilometri da Mombercelli,
l’artista è particolarmente legato al territorio astigiano, da molti anni realizza, tra l’altro, numerose etichette di vini prestigiosi, tra le più note quelle disegnate per il celebre produttore vinicolo Michele Chiarlo.
L’artista Giancarlo Ferraris si è spesso dedicato nelle sue opere pittoriche alla rappresentazione del paesaggio di colline e cascinali in una chiave del tutto originale, mai scontata o nostalgica o agiografica, con tagli di luci ed ombre nettissimi e cromatismi antinaturalistici.

MALINCONIE TRA GIORNO E NOTTE

L’ondulata distesa di geometrie dice in fondo dell’opera di Giancarlo Ferraris, quasi un’infinita, reiterata poesia dei sentimenti, un gioco intimo e – in qualche modo – segreto, appena mascherato da un certo pudore intellettuale, un gioco di varianti infinite per narrazioni e sentimenti capaci di raccontare viaggi e fantasie.

Così sono proprio i titoli delle opere stesse a raccontare e guidarci in un intrico di sentimenti orchestrati dalla grande capacità esecutiva, il gioco in Ferraris spende quasi tutto. Proprio come Hans-Georg Gadamer: “Jedes spiele ist ein gespielt werden. „. Sì, un giocare è davvero sempre un giocarsi!

 

Forse proprio per questo la Mezzaluna accarezza la terra, e si può vagare tra Pioppi e fossili, mentre in alto La falce di luna oro brilla su Due vigneti tra Alberi e monasteri e c’è ancora Oro sulle colline fatte apposta per solitudini e malinconie.

Dalle Finestre nel tramonto fuggono strani Rappers sulle colline e forse rincorrono Achille che conosce bene la Bambina col cerchio.

Per magia in alto brillano Stelle inalberate e Comete che ci incantano, capaci persino di tracciare un Confine tra giorno notte. Vagabondi tra Colline rotonde e dolci Cannubi ci si perde nel Paesaggio blu con straniero, proprio quando la Luna appoggiata ai bordi della notte precipita nel Buio dell’Eclisse del giovedì.

Chissà se lo strazio pavesiano non sia in qualche modo ben occultato dall’ironia della fiaba o davvero, a ben guardare e pensare, non ci sia anche la Terra che tace, il gioco nei canneti e poi la Collina e Sentiero di sassi e L’infanzia accesa e Le voci come ombra di luna. Tra terre e  vigna si spende la vita, per questo gli artisti tracciano segni leggeri e (forse) conoscono l’illusione e la fragilità delle loro sofferte testimonianze.

da Ugo Nespolo.

 

 

INFORMAZIONI UTILI

È possibile visitare la mostra” Paesaggi Sensibili ”  di Giancarlo Ferraris dal 22 Aprile 2023 al 14 Maggio 2023 presso la chiesa di San Giuseppe (via Vernazza 6, Alba CN) nei seguenti orari:

venerdì dalle 14.30 alle 17.30
sabato dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.00
domenica dalle 14.30 alle 18.00
lunedì dalle 10.00 alle 12.30
Ingresso libero