La parola plastica deriva dal greco “plassein” (che significa “modellare, plasmare”) proprio per le sue caratteristiche di modellabilità.
Questo nuovo materiale compare nel 1870, quando i fratelli americani Hyatt riescono ad inventare un polimero di grande resistenza e a basso costo, adatto a realizzare le palle da biliardo. Fino ad allora queste biglie erano fatte in avorio, un materiale molto costoso e raro, che si ricava dalle zanne degli elefanti. Grazie ai finanziamenti di un’azienda di New York che produceva le biglie e che aveva bisogno di sostituire questa preziosa materia prima, compare quindi la prima forma di plastica: la celluloide. Il materiale ha subito molto successo e viene usato soprattutto dai dentisti, che cominciano a utilizzarlo per le impronte dentarie.
La plastica, dunque, nasce a scopi ecologici, perché permette di salvare gli elefanti dai bracconieri, che li cacciano per vendere le loro zanne.
Oggi però, purtroppo, la plastica è diventata uno dei più gravi problemi di carattere ecologico-ambientale a livello mondiale. Questo è il primo paradosso della plastica!
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