La plastica, ma anche le resine, le fibre artificiali e gli additivi che si aggiungono alla materia prima per produrla, sono derivate da combustibili fossili, petrolio greggio o gas naturale o carbone. Per produrli se ne impiegano centinaia di miliardi di metri cubi all’anno!
Il fatto che le plastiche derivino da combustibili fossili comporta due fattori:
– la produzione ha un alto impatto ambientale, quindi la plastica inquina non solo quando deve essere smaltita, ma già quando viene prodotta;
– un po’ come per la benzina, quando il petrolio si esaurirà, non potremo più produrla, quindi è fondamentale trovare per tempo altre soluzioni, come altre materie prime inesauribili ed ecologiche.
Le fasi di produzione della plastica sono:
- ESTRAZIONE
Il primo passo del processo è l’estrazione del greggio dal terreno. Affinché un impianto di perforazione sia efficace, deve ricorrere a diverse pratiche inquinanti.
- RAFFINAZIONE
Il petrolio greggio deve essere raffinato prima di poter essere utilizzato. La raffinazione è un processo complesso che comporta la distillazione del petrolio greggio in alte colonne.
- POLIMERIZZAZIONE
La polimerizzazione è l’unione di due o più monomeri, attraverso una reazione chimica. Il monomero è una molecola in grado di combinarsi con due, tre o molte molecole identiche per formare composti a più elevato peso molecolare. Questi monomeri vengono quindi collegati insieme ad altri monomeri per formare il prodotto finale della catena polimerica.
- PRODUZIONE
Questa materia plastica viene poi trasformata in granuli e polveri pronti per la fusione e il raffreddamento in stampi. I granuli vengono inviati alle fabbriche che producono gli oggetti in plastica.
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