Classificazione: Classe Reptilia – Ordine Squamata – Famiglia Colubridae

BiaccoHierophis viridiflavus (Lacépède, 1789)

  • Mezzasalma et al. (2015) hanno suddiviso la specie in due specie distinte, H. viridiflavus (Lacépède, 1789) e H. carbonarius (Bonaparte, 1833). I biacchi italiani sono ampiamente diffusi in tutto il territorio nazionale, incluse le isole maggiori e un gran numero di isole minori. H. viridiflavus è diffuso nell’Italia tirrenica centro-settentrionale, dal Lazio alla Liguria, in Piemonte meridionale e in Sardegna, mentre H. carbonarius è diffuso in Italia settentrionale dal Piemonte al Friuli Venezia Giulia, lungo la costa adriatica e in tutto il meridione, compresa la Sicilia. È difficile tracciare sulla mappa una linea di demarcazione tra gli areali dei due taxa. I biacchi sono serpenti con un’elevata plasticità ambientale e ampio spettro trofico. Prediligono ambienti eterogenei con ampia presenza di zone ecotonali, habitat aperti di incolto e coltivo, radure, muretti a secco, siepi, margini di habitat forestali. Generalmente evitano habitat chiusi, come i boschi maturi. Si trovano frequentemente anche presso corpi d’acqua dolce di vario tipo. Gli adulti si cibano soprattutto di sauri (più che altro ramarri e lucertole), micromammiferi e piccoli uccelli (compresi le uova e i nidiacei), talvolta anche di serpenti, inclusi quelli della propria specie e le vipere; meno di frequente catturano anche anfibi metamorfosati, che possono costituire tuttavia una parte non trascurabile della dieta in particolari situazioni ecologiche e biogeografiche (ad esempio nelle isole, come quelle di Montecristo e del Giglio). Alla cattura si mostra assai aggressivo e morde con foga, ma il suo morso, anche se un po’ doloroso, è assolutamente innocuo. Sebbene soggetta ad un’alta mortalità a causa di investimenti stradali, soprattutto nelle zone più infrastrutturate del paese e durante il periodo riproduttivo, la specie è valutata specie a Minor Preoccupazione (LC) per la sua ampia distribuzione, per la popolazione presumibilmente ampia, per la tolleranza a una vasta varietà di habitat anche modificati.