Come venivano preparati, cucinati e conservati i cibi nell’età del Bronzo?
Al Museo Civico “Federico Eusebio” di Alba ospita dal 23 maggio al 31 dicembre 2015 l’interessante mostra “Sulla tavola degli albesi 3000 anni fa” che permetterà di scoprire i risultati delle recenti indagini archeologiche sull’alimentazione nella preistoria.
Si tratta di una grande mostra archeologica che espone i risultati delle più recenti indagini urbane, che hanno fornito eccezionali informazioni sulla preistoria albese, e al contempo si collega al tema proposto in occasione dell’Expo 2015 di Milano: “Nutrire il pianeta. Energia per la vita”.
“Era doveroso, nell’anno dell’Expo, dare visibilità al tema dell’alimentazione – dichiara l’assessore alla cultura e al turismo Fabio Tripaldi – e poiché il cibo è strettamente correlato alla civiltà, credo sia molto interessante scoprire cosa si trovava sulla tavola dei nostri antenati. Sono molto orgoglioso di questa mostra organizzata dal Museo Eusebio di Alba grazie al contributo della Fondazione CRC a cui dobbiamo un sentito ringraziamento”.
Il tema individuato riguarda, infatti, l’alimentazione nella preistoria e in particolare le modalità di conservazione e di preparazione del cibo nell’età del Bronzo (1400-1200 a.C.) un periodo di cui si dispone di una grande documentazione ricavata dagli scavi effettuati nell’area degli abitati (Borgo Moretta) e delle necropoli (corso Piave).
In mostra preziosi reperti che delineano le caratteristiche dell’alimentazione preistorica prima dell’introduzione di nuovi alimenti e prodotti a seguito della scoperta dell’America.
L’allestimento della mostra, che ospita vasi di grandi dimensioni restaurati e parzialmente ricomposti, permetterà di avere una visione d’insieme della forma, delle caratteristiche e della funzionalità dei reperti comprendendo così facilmente le diverse caratteristiche e funzionalità.
Una serie di pannelli illustrerà i principali elementi dell’alimentazione delle comunità albesi dell’età del Bronzo: dai frutti della terra, a base di cereali e legumi, ai frutti del bosco, utilizzati puri o per la preparazione di bevande fermentate, passando per l’allevamento del bestiame, la caccia e la pesca senza dimenticare la produzione casearia, dal latte ai formaggi. Uno spazio sarà dedicato all’alimentazione “prima e dopo Colombo” ovvero la rivoluzione alimentare determinata dalla scoperta dell’America con l’introduzione di nuovi vegetali (patata, mais, fagioli, pomodori, peperoni, zucca, cacao, ananas, fichi d’india) oltre alla carne di tacchino.
Completa l’apparato illustrativo la presentazione di una replica del più antico aratro del mondo che sia giunto sino a noi, l’aratro del sito palafitticolo del Lavagnone (Brescia), che risale a circa 2000 a.C. La replica, realizzata da Mauro Cinquetti (Centro Ricerche Archeologiche Sperimentali L’ARC) sarà presentata al pubblico in una verosimile ricostruzione di scena di aratura, attraverso l’esposizione di sagome in legno di bovini e uomini impegnati nell’operazione sullo sfondo di un paesaggio delle Langhe, che conferiranno alla presentazione un indubbio effetto scenografico, facendo risaltare l’importanza dell’agricoltura e della coltivazione della terra nella vita quotidiana delle comunità dell’età del Bronzo.
Il progetto scientifico e di coordinamento sono a cura della dott.ssa Marica Venturino Gambari della Soprintendenza Archeologia del Piemonte.
INFORMAZIONI
La mostra sarà visitabile dal 23 maggio al 31 dicembre 2015. Prorogata fino al 13 marzo 2016.
Orari di apertura del Museo: da martedì a venerdì 15-18; sabato 15-19, domenica 10-13 / 14-19
Ingresso compreso nella tariffa del museo (intero 3 euro, ridotto 1 euro, gratuito under 18 e over 65)
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