La sala ospita oggetti che gettano luci nella vita quotidiana e domestica dell’antica città.
Per prima cosa, si possono osservare alcuni esempi di balsamari vitrei, botticini realizzati prevalentemente in vetro, e talora in altri materiali, destinati a contenere olii ed unguenti profumati oppure sostanze medicinali.
Le loro forme, che variavano in base alle funzioni, erano caratterizzate da un lungo collo cilindrico e da un corpo globulare o piriforme; per mescolare ed estrarne l’unguento venivano utilizzate le verghette o specilli, bastoncini in vetro fuso lisci o attorcigliati, talvolta decorati con spirali di filamenti bianchi opachi.
Oltre a queste tipologie sono presenti anche balsamari configurati a dattero e a colombina.
Molti di questi oggetti sono legati al mondo della cosmetica e alla concezione che di essa avevano i Romani.
Degne di attenzione, nonostante la loro frammentarietà, sono le coppe in ceramica invetriata: tra di esse, spiccano i frammenti decorati con rilievi raffiguranti tre delle imprese di Ercole (la lotta contro il cinghiale di Erimanto, contro l’Idra di Lerna e contro l’Amazzone) che dovevano appartenere ad una coppa emisferica che verosimilmente presentava l’intero ciclo delle sue dodici fatiche. Un’altra coppa, anch’essa decorata a rilievo, raffigura animali fantastici di ambiente marino.
Particolarmente curiosa risulta l’olletta a pareti sottili, su cui sono stati applicati elementi plastici a formare la caricatura di un volto umano (detta forma antroposopa).
Tra gli oggetti metallici si distinguono ornamenti e utensili in bronzo, quali una fibula, un orecchino, un’armilla, uno specchio ed un cucchiaio.
La vetrina successiva presenta, sui ripiani superiori, alcuni frammenti relativi a sculture in marmo di diverse misure e tipologie, tra i quali spiccano per la raffinatezza del modellato parte di un’erma che raffigura, probabilmente, una Menade e un piede di statua femminile con sandalo infradito.
Nel ripiano inferiore è, invece, collocato un cospicuo nucleo di lucerne in terracotta.
La maggior parte di queste appartengono alla tipologia detta “a volute” e sono decorate sul disco con figure a rilievo di soggetti diversi: maschere teatrali, quadrupedi, pesci, altari con fiaccole accese, vasi e gladiatori. Altre sono del tipo “a disco” con decorazione floreale e “a firma” (Firmalmpen), così chiamate perché recano impresso sul fondo esterno il marchio dell’officina produttiva.
Tra i bolli impressi attestati ricordiamo FORTIS, COMVUNI, ATIMETI, STROBILI
- Il Museo Civico archeologico e di scienze naturali Federico Eusebio costituisce la tappa finale di tutti i tour di “Alba Sotterranea. Il passato è sotto ai tuoi piedi”.
- E’ inoltre il fulcro di un’ampia offerta didattica (oltre 150 le attività proposte) interessante per ogni settore di insegnamento e per istituti scolastici di ogni ordine e grado: per leggere la presentazione dell’offerta, scaricare il catalogo o prenotare clicca qui
- Se invece sei interessato a una visita guidata per un gruppo al museo ( o a una delle sue sezioni) compila il modulo che trovi in fondo a questa pagina
- Testa colossale
- Corredo funerario di una tomba di Rocchetta belbo
- Tipologia diverse di lucernein ceramica comune
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!